La collezione
Formatasi per la passione e la tenacia di Carlo Pepi, la collezione si sviluppa intorno a tre nuclei principali. Il primo si concentra intorno alla figura e all’opera di Fattori e di Lega e, piu’ diffusamente, dei Macchiaioli, per poi abbracciare l’attivita’ artistica dei cosiddetti ‘Post-Macchiaioli’. La viscerale attenzione per gli artisti toscani e per coloro che hanno trovato in questa terra un punto di riferimento artistico e culturale, nonche’ per gli aspetti storici e paesaggistici di questa regione, ha determinato la presenza di numerose opere di artisti toscani di avanguardia, soprattutto livornesi, molto spesso sostenuta da una conoscenza diretta e talora assidua degli stessi autori. La passione e la competenza del collezionista si sono orientate, parallelamente, verso artisti vissuti in Toscana e in territorio nazionale, ma anche all’estero.
L’attivita’ febbrile del collezionista, che ne ha conformato, sin dalla maturita’, l’intera esistenza, si e’ concretizzata nell’acquisizione di opere ‘di studio’, spesso di carattere grafico -preferibilmente disegni-. Opere di questo tipo, infatti, peraltro economicamente piu’ accessibili, sono realizzate dagli artisti, nella maggior parte dei casi, con finalita’ diverse dalla distribuzione e dalla vendita e rivelano le fasi preparatorie di opere destinate al committente o al pubblico. Sono spesso in grado di suggerire il processo stilistico-formale, mentale e talora persino ideologico che sovrintende all’opera degli artisti. Altra caratteristica non secondaria della Collezione Carlo Pepi e’ data dalla radicale indipendenza rispetto a qualsiasi canone prestabilito, che imprime alla raccolta un sapore vagamente sovversivo, accostando caparbiamente opere di artisti di grande fama e di artisti meno noti, o totalmente sconosciuti al pubblico o agli addetti ai lavori.
L’opera, realizzata da Silvestro Lega durante i suoi soggiorni crespinesi, ospite della famiglia Tommasi, simboleggia il legame culturale con questa terra, che il collezionista ha cercato di portare alla luce e valorizzare, nei molteplici valori che la natura dei luoghi, dei monumenti e la stessa storia esprimono.
Il dipinto compariva sulla copertina del volume: Carlo Pepi, Crespina nella pittura dell’800, Centenario della presenza di Silvestro Lega a Crespina, Pisa, Pacini, 1986
E’ stato esposto nel 1995 nella prestigiosa cornice di Villa Il Poggio, a Crespina, in occasione della mostra e del catalogo: C. Pepi, Dagli albori della Macchia a Modigliani, [s.l., s.n.], Bandecchi e Vivaldi, 1995, Cat. Mostra Crespina, 1995
Sempre a Crespina e’ stato misteriosamente sottratto e non e’ stato ancora ritrovato, diversamente da altre opere del collezionista trafugate nel corso degli anni (v. a. Opere trafugate dalla raccolta Carlo Pepi, [s.l., s.n.], 2006).